Protezione e sicurezza sono da sempre fondamentali per l’uomo. Il Consulente Finanziario spiega come si sono evolute queste esigenze nel corso dei secoli e perché oggi riguardano anche il mondo finanziario e degli investimenti.
Si narra che Qin Shi Huang, il primo imperatore cinese, nell’anno 215 AC circa iniziò il progetto per la costruzione di una delle Meraviglie del Mondo: la Grande Muraglia cinese.
Questa imponente opera aveva il preciso scopo di salvaguardare l’Impero dalle frequentissime incursioni delle agguerrite milizie del confinante regno della Mongolia, che ambiva ad ampliare la propria zona di influenza a danno di Qin Shi Huang, il quale era da pochi anni riuscito faticosamente a riunire sotto un unico dominio i vari regni preesistenti.
A quanto sembra però – così riportano i libri di storia – questo serpente lungo oltre 8.800 km riuscì solo in parte nell’intento, a causa dei troppi varchi esistenti lungo tutto il suo percorso. Fu un grande “errore strategico” di progettazione, un “bug” si direbbe oggi utilizzando il linguaggio informatico. Anzi, potremmo precisare che fu un clamoroso “bug” nella progettazione di un programma nato per proteggersi da un altro “bug” esistente.
Errori strategici a parte, la Grande Muraglia cinese, il Vallo di Adriano, le cinte murarie delle città medievali, le fortificazioni militari di epoca relativamente più recente, fino ad arrivare ai moderni sistemi di difesa (antifurti, impianti di videosorveglianza e quant’altro) attestano che, anche se i secoli sono passati, il problema della protezione e della sicurezza resta una delle questioni più importanti e difficili da risolvere per l’uomo.
Il concetto di sicurezza, oggi, si è esteso e coinvolge molteplici aspetti della moderna esistenza.
Un primo aspetto, evidente anche dalle recentissime vicende che hanno coinvolto il colosso dei Social Network Facebook – con notevoli strascichi di polemiche e probabili conseguenze giudiziarie che hanno immediatamente influenzato il valore del titolo in borsa – è proprio lo sviluppo e l’utilizzo di nuove tecnologie e forme di comunicazione, che comportano evidenti problemi di sicurezza nell’ambito del trattamento dei dati personali.
Un secondo aspetto è la globalizzazione. Spostamenti di massa, sia per motivi lavorativi che turistici, sempre maggiore integrazione economico-finanziaria tra i Paesi, grandi eventi mondiali, infrastrutture che attraversano diversi stati, sono tutti fattori che comportano nuove questioni legate alla sicurezza delle persone.
Un terzo ed ultimo aspetto è la regolamentazione. Tutti i governi dei principali Paesi emanano norme per garantire la sicurezza e la protezione dei soggetti nei più diversi ambiti: salute, circolazione dei veicoli, vendita e consumo di alimenti, utilizzo dei dati personali e molto altro.
Molteplici sono, quindi, anche le possibilità di investimento offerte in questo campo sia per la ricerca di soluzioni sicure nei diversi ambiti, sia per la necessità di adeguamento alle nuove normative che le società devono affrontare.
Il tema della sicurezza nasce dai cosiddetti “megatrend”, che sono importanti tendenze globali con conseguenze, destabilizzanti o innovative, nel prossimo futuro. Ne sono esempio i virus informatici che, in alcuni casi, hanno permesso agli hacker di colpire computer di reti informatiche globali, con gravi danni anche per la Pubblica Amministrazione e la Finanza. In particolare, alcuni studi hanno consentito di rilevare una crescita notevole del cybercrime mirato ai servizi finanziari, quadruplicato nel corso degli ultimi anni. È proprio in questo campo, ovvero la difesa dai crimini informatici, che nascono ottime prospettive di investimento.
Le possibilità migliori sono date dal poter investire in un fondo, come Pictet-Security, che rappresenti un valido strumento per catturare questo trend di lungo periodo, assicurando al contempo una buona diversificazione, data da un totale di quasi 300 aziende facenti parte di un comparto in probabile continua crescita di utili e flussi di cassa, grazie anche al sostegno di regolamentazioni più severe e considerando che i sistemi informatici e la sicurezza di rete resteranno una priorità per governi ed imprese.
Altra alternativa valida è il “Credit Suisse (Lux) Global Security Equity Fund”, che investe in società come Thermo Fisher Scientific, leader mondiale della sicurezza nei settori farmaceutico e biologico e Mettler Toledo, che produce strumenti utilizzati in diversi campi quali farmaceutico, chimico, alimentare e cosmetico.
Infine un’ulteriore possibilità è data dall’ETFS ISE Cyber Security GO UCITS ETF, che replica l’andamento dell’indice ISE Cyber Security, dato delle performance delle principali società che investono nell’attività di cyber securities. Palo Alto Networks ne è un esempio, operando nello sviluppo di piattaforme digitali di nuova generazione, per la prevenzione di attacchi informatici. Questa società sarà sponsor della Conferenza sulla Sicurezza di Amsterdam del prossimo 8/10 ottobre 2018, al cui centro ci saranno tutte le principali tematiche di sicurezza informatica e dove si delineeranno ulteriori prospettive di interesse e sviluppo globale in questo settore.