E’ notizia di questi giorni che il produttore italiano di vini Marchesi Antinori ha acquisito una delle realtà vitivinicole più importanti dell’area californiana. Si tratta di Stag’s Leap Wine Cellars, nel cuore della Napa Valley, che è la più grande cantina della zona del Pacifico nord-occidentale e tra le migliori aziende negli Stati Uniti per la produzione di vini premium.
La storia recente dell’enologia mondiale ricorda la data del 24 maggio 1976, quando a Parigi si tenne la degustazione internazionale, per il fatto che fu la prima volta in cui i Cabernet e gli Chardonnay californiani riuscirono a battere i blasonatissimi omologhi francesi. E i vini statunitensi che vinsero una tale prova furono proprio quelli prodotti da Stag’s Leap Wine Cellars, che ora diventa proprietà di uno dei colossi vitivinicoli del Belpaese.
Ma il vino, in special modo quello pregiato, è e resta un investimento anche per molte altre persone, tanto che negli ultimi anni è aumentato l’interesse per quest’ambito. Talvolta gli investitori guardano al vino come scelta per diversificare il proprio portafoglio, ma anche come risposta alle crescenti incertezze del mercato e alla paura di una possibile recessione.
La particolarità dell’investimento in questo settore è che il vino pregiato aumenta il proprio valore con la diminuzione delle bottiglie in circolazione. Non è facile, però, orientare le proprie scelte di investimento in quest’ambito se non si dispone delle necessarie conoscenze per districarsi nel mondo vinicolo che oggi offre una gran quantità di etichette e tipologie molto diverse fra loro, ognuna con differenti potenzialità di aumentare o perdere il proprio valore nel tempo.
Per tale ragione si sono diffuse anche delle società specializzate nella consulenza in questo settore che aiutano, non solo nella scelta delle migliori bottiglie in fase di acquisto, ma spesso offrono anche servizi di conservazione e stoccaggio delle stesse, per garantire la corretta preservazione del vino nel tempo, in attesa delle future decisioni di vendita dell’investitore.
Tanto per capire i termini della crescita di interesse nel vino come asset di investimento alternativo, l’indice Knight Frank Luxury Investment ha registrato una crescita del +137%, negli ultimi 10 anni del mercato del vino pregiato. Dati confermati anche dall’indice Liv-ex 100, che misura l’andamento dei vini pregiati in Europa, che nel 2022 ha segnato un +7,1%.
C’è dunque da domandarsi quale sia il target di persone che investe in vini pregiati. Si tratta di regola di un appassionato – e non è affatto detto che sia sempre un collezionista –, che conosce la differenza tra il vino da degustare e quello su cui puntare per un investimento a medio-lungo termine, è prevalentemente uomo, con un’età che va dai 35 anni ai 55 anni, con esperienze di investimento in altri settori.
E, male che vada, qualora le quotazioni non salgano nella misura sperata, può sempre decidere di azzerare l’investimento, stappando le bottiglie con la giusta compagnia, magari con un ottimo abbinamento culinario.
Crediti: Photo Steve Buissinne – Pixabay
Federica Coscia, Paolo Gambaro