Negli ultimi anni emerge sempre con maggiore evidenza una certa preferenza degli italiani verso le case vacanze situate nelle località montane, tanto che si registra una notevole impennata dei prezzi in questo settore.
Già nel 2019 le transazioni di abitazioni in montagna hanno subito un aumento dell’11,8% su base annua, a fronte di un aumento più contenuto nei laghi (+2%) e nelle località marittime (+3%), secondo i dati delle compravendite elaborati dall’Agenzia dell’Entrate. Anche se il 2020 ha fatto registrare un calo generalizzato dovuto alla pandemia, la tendenza all’aumento è attualmente in fase di ripresa. Ciò emerge dai dati di compravendite e locazioni di 111 località turistiche, rilevati e analizzati dall’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2021 di Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari e Nomisma.
Secondo gli esperti del settore, il mercato residenziale nelle località turistiche è caratterizzato per il 55% da acquisti per utilizzo diretto, per il 26% da acquisti con la duplice finalità di investimento e di uso personale e per il 19% da acquisti con sola finalità di investimento. Dunque il mattone resta un investimento molto attraente per gli italiani sotto vari punti di vista.
Inoltre, causa pandemia, negli ultimi due anni, chi ha comprato casa nelle località di montagna per metterla a reddito può fare affidamento su un turismo interno che maggiormente si orienta sui contratti di affitto per vacanza, spesso per periodi di tempo più prolungato. Sono ormai tante le persone che cercano affitti per periodi superiori alle tradizionali due settimane estive. Come rilevano alcune grandi agenzie immobiliari come Tecnocasa e Tecnorete, c’è un’elevata richiesta di immobili in locazione già a partire dal mese di giugno, oltre che a luglio e agosto.
L’affitto medio settimanale di una casa in montagna (per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, spese incluse) è pari a 400 € per il mese di giugno, 585 € per luglio e 765 € per agosto. Questi prezzi sono comunque inferiori a quelli del mare e a quelli del lago. Tuttavia l’ultimo anno si caratterizza per un generale aumento dei canoni locativi, che si attesta su una media del +5,5% su base annua, secondo studi di esperti.
Guardando invece alle transazioni immobiliari, notiamo che la classifica delle località turistiche, con maggiori richieste e con i prezzi massimi di compravendita di appartamenti nuovi, è dominata da Cortina d’Ampezzo, con valori che raggiungono i 13.500 euro al metro quadro e Madonna di Campiglio, con 13.000 euro al metro quadro. Le località di mare, invece, quali Forte dei Marmi e Capri, si posizionano solo al terzo e quarto posto. In quinta posizione Courmayeur, con un valore di 11.000 euro al metro quadro e poi Santa Margherita Ligure, con 10.500 euro al metro quadro.
Chiunque fosse interessato ad investire in quest’ambito, senza acquisire direttamente immobili, può farlo acquistando quote di fondi immobiliari, che investono il patrimonio in società e attività del settore immobiliare. Si tratta di una tipologia di investimento di solito di medio/lungo termine che deve essere affrontata sempre avendo ben presente il proprio orizzonte temporale di riferimento e la propensione al rischio, assistiti dal consulente di fiducia.
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Federica Coscia, Paolo Gambaro