Il Consulente Finanziario analizza il crescente trend della Silver Economy e le opportunità di investimento a questa connesse.

L’Italia, oltre a confermarsi tra i Paesi più longevi in assoluto, si distingue purtroppo anche nella poco invidiabile classifica degli Stati con più elevata imposizione fiscale.

Ecco spiegato il motivo per il quale un piccolo esercito di italiani – raggiunta l’età pensionabile – sceglie un’alternativa al Belpaese dove trascorrere gli ultimi anni, mantenendo inalterato o addirittura migliorando il proprio tenore di vita.

Il rischio longevità, col quale si fa riferimento all’incapacità economica di far fronte all’allungamento dell’aspettativa di vita, è strettamente legato alla corresponsione di importi pensionistici sempre più bassi – ancorati al sistema di calcolo contributivo – e al decumulo progressivo delle risorse e dei risparmi accantonati durante la vita lavorativa, cosa che determina un graduale abbassamento del tenore di vita.

Il Portogallo per gli italiani è fra le mete più gettonate per varie ragioni. Innanzi tutto per i primi dieci anni di permanenza non si pagano tasse, in secondo luogo perché Il costo della vita è notevolmente inferiore a quello italiano. Vediamo alcuni esempi pratici: per un caffè ci vogliono solo 70 centesimi, per un pranzo completo a base di pesce fresco non si supera in media i 15 euro a testa e per un contratto d’affitto si può spuntare un canone inferiore del 40% rispetto alla media degli affitti in Italia.

A ciò si aggiunga che le abitudini di vita sono molto simili alle nostre e, last but not least, il Portogallo è il 4° Paese al mondo in termini di sicurezza, con tassi di criminalità davvero molto contenuti.

Dati ufficiali non ce ne sono, ma sembra che siano ormai oltre 10.000 gli italiani che hanno trasferito la propria residenza e la pensione in Portogallo.

Grazie al concordato Italia-Portogallo del 2009 un pensionato italiano che non ha vissuto in terra portoghese negli ultimi 5 anni può assumere – trasferendosi – lo “status” di residente non abituale e beneficiare così per dieci anni di una pensione esentasse. L’INPS accredita la pensione lorda come previsto dagli accordi bilaterali e l’erario portoghese non effettua alcun prelievo. Quindi, ipotizzando una pensione media di 30.000 euro annui, il pensionato trasferitosi in Portogallo percepirà il 27% in più, pari all’effetto della mancata imposizione fiscale.

Ma l’invecchiamento della popolazione sta determinando un vero e proprio cambiamento epocale, non solo in Italia. Molti analisti l’hanno definita un’immensa e lenta onda grigia che sta sommergendo i quattro angoli del pianeta. In Giappone da 10 anni i decessi superano le nascite e un quarto della popolazione ha già più di 65 anni. Secondo l’Eurostat, l’Europa sta andando nella stessa direzione: nel 2040 avremo circa il 27% dei residenti che avrà oltre 65 anni di età.

Sono numeri estremamente significativi con diverse e rilevanti ripercussioni sull’economia e non a caso è stato coniato il termine “Silver Economy” per meglio inquadrare il business che gira attorno all’invecchiamento della popolazione. Si tratta di quel sistema di produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi finalizzato a soddisfare il potenziale di acquisto delle persone anziane.

Dato il maggior numero di anziani nella società, a beneficiarne saranno soprattutto quei settori economici che meglio rispondono alle loro esigenze: non solo quelli relativi alla produzione di dispositivi medici e prodotti sanitari ma anche settori dello svago, come viaggi e crociere, beni di lusso, animali domestici etc.. Insomma l’invecchiamento della popolazione è uno dei macro-trend che stanno modificando radicalmente l’economia.

Si tratta, dunque, al contempo, di un’opportunità molto interessante per gli investitori. In particolare ci sono fondi come CPR Invest Global Silver Age, I, ACC, che investe in tutto il mondo in imprese che si occupano principalmente di servizi di assistenza alla persona, apparecchi medicali, farmaceutici, anche se non mancano partecipazioni in ambiti diversi. Un altro fondo azionario che segue il trend della longevità e investe sulle imprese che hanno buone opportunità di crescita in futuro in quest’ambito è DECALIA Silver Generation. Gli ambiti di investimento sono anche in questo caso: tecnologia medica, farmaceutici, assistenza, tempo libero, sicurezza, mobilità e risparmio.

Ma attenzione: tempo fa, l’allora Presidente dell’Inps Tito Boeri, per recuperare parte delle risorse erogate dallo Stato ai pensionati residenti all’estero aveva proposto “se te ne vai all’estero ti tagliano la pensione”, ipotesi per il momento scongiurata, ma che potrebbe riaffacciarsi in un futuro non molto lontano, anche in considerazione della difficoltà da parte dello Stato di reperire risorse per far quadrare i bilanci italiani.

Note e curiosità:

Per trasferirsi all’estero e ottenere il riconoscimento della residenza fiscale bisogna rispettare 3 diverse condizioni:

  • Cancellarsi dell’anagrafe della popolazione residente e iscriversi all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero)
  • Soggiornare all’estero per la maggior parte dell’anno (almeno 183 giorni all’anno)
  • Non mantenere in Italia il proprio “centro di interessi vitali”

Non solo Portogallo: altri Paesi interessanti per i pensionati italiani:

  • Bulgaria esenzione da imposte e costo della vita inferiore del 46%
  • Romania aliquote di imposta del 10% e costo della vita inferiore del 43%
  • Cipro aliquota massima del 5% e costo della vita inferiore del 24%
  • Tunisia esenzione da imposte sull’80’% della pensione e aliquota massima 7%
  • Canarie aliquote fiscali inferiori a quelle italiane, tuttavia la convenienza si riduce all’aumentare del reddito. Costo della vita inferiore del 26%
  • Sudafrica esenzione da imposte e costo della vita inferiore del 35%

Scarica e conserva “IL CAVEAU N° 64”.